LA POLITICA DEGLI AUTORI PER LA NARRATIVA
QUASI UN MANIFESTO SINDACALE
Il progetto maison Nouvelle Vague trae ispirazione dalla POLITICA DEGLI AUTORI affermata dai cineasti francesi che, alla fine degli anni Cinquanta, sostennero concretamente il punto:
il regista sia autore del suo film
come il pittore lo è del suo quadro, intendendo distinguere, con questo, il regista dal resto della produzione, ma anche l’irriducibilità dello strumento (cinepresa) ad altro se non a sé, all’interno dei confini della settima arte (lo stesso che dire che il pennello è irriducibile all’interno dell’arte della pittura).
Sulla base di questa premessa il progetto maison Nouvelle Vague afferma:
lo scrittore sia regista del suo libro
intendendo con questo che l’autore si fa regista del proprio libro, dalla stesura del testo alla presentazione, ovvero sceglie e coordina la propria troupe di collaboratori che verranno citati nei crediti del libro.
IL SENSO DELL’EDITORIA RADICALE (o DELL’AUTORIALITA’ CONSAPEVOLE)
La proliferazione di editori radicali (o autori consapevoli) compenserebbe da un lato la mediazione culturale (soprattutto nelle sue forme commerciali) esercitata dalle case editrici tradizionali e, dall’altro, l’irruenza del self-publishing. L’Editoria radicale non mette a repentaglio il concetto ufficiale di libro o le maestranze dell’editoria, bensì li esalta. È radicale in riferimento all’affermazione del ruolo dell’autore, ma è mediatrice tra le due posizioni dominanti del momento. Ogni autore, infatti, può far suo il know-how (tecnologico, comunicativo, legale, fiscale ecc.) in continua evoluzione del self-publishing e d’altro canto ha tutti gli elementi di conoscenza che può ricavare dalla storia dell’editoria e dalla sua prassi.
Anche laddove l’autore consapevole trova accasamento presso editori tradizionali, vi arriva con una maturità notevole e con elaborati già duramente messi alla prova dal protocollo creativo. Un vantaggio per l’editore attento.
UNA DICHIARAZIONE (PERSONALE) DI INTENTI STILISTICI
Il progetto maison Nouvelle Vague indaga le forme contemporanee della narrativa post-cinematografica, ovvero qui si danno alle stampe libri scritti come se fossero film che non sono mai stati girati. In altre parole si propone uno stile che sia la sintesi narrativa dei tre momenti di scrittura cinematografica: soggetto, trattamento e sceneggiatura. Non è il luogo creativo di chi scrive tecnicamente per il cinema, ma quello in cui il cinema, in qualità di percepito, entra nei processi creativi della narrativa. Ovvero si riproducono, anzi, si restituiscono nelle lettere gli stilemi e la grammatica cinematografica.